5 soluzioni innovative per macchinari da edilizia ibridi
- Autore: Salvatore Panetta
- •
- 18 apr, 2017
La tecnologia ibrida sta conoscendo negli ultimi anni una diffusione
sempre più capillare, non solo all’interno del comparto dell’automotive, ma
anche nel settore dei macchinari da costruzione e agricoli. Per ibrido, di
norma, si intende un veicolo dotato sia di un motore a scoppio, sia di un
propulsore elettrico, che ha impatto zero a livello di emissioni in atmosfera.

Per risparmiare denaro e salvaguardare l'ambiente
Proprio per tale ragione, scegliere un macchinario ibrido risulta essere
la scelta migliore a livello ecologico, in quanto si va a ridurre drasticamente
l’inquinamento a livello atmosferico, e al tempo stesso si risparmia anche sul
costo della normale alimentazione a gasolio o benzina. Infatti, utilizzando una
macchina ibrida si può ridurre il consumo di combustibile fino al 30 per cento
rispetto alle macchine convenzionali, grazie a una particolare messa a punto in
grado di abbassare il livello dei giri del motore.
Un motore elettrico silenzioso e a impatto zero
L’impiego di macchinari ibridi abbassa anche il livello di rumorosità:
infatti, il propulsore elettrico, in virtù della sua silenziosità, riduce i
decibel all’interno dei cantieri edili, promuovendo di conseguenza il rispetto delle normative vigenti circa l’inquinamento acustico e salvaguardando la salute degli operai e delle persone
attorno ad essi.
5 modelli di macchinari edili ibridi
Vediamo nel concreto 5 esempi di questi innovativi macchinari prodotti dalle principali case costruttrici mondiali:
- Merlo 40.7, un trattore con
sollevatore telescopico
di un motore diesel di 56 Kw combinato a un propulsore
elettrico con batterie al litio, che vengono caricate in modalità ibrida dal
suo omologo termico;
- La pala gommata
Volvo L220F
Hybrid, che recupera energia con l’inerzia della macchina, andando ad
alimentare un motore elettrico che interviene con un surplus di potenza in caso
di salite e di penetrazione particolarmente difficoltosa;
- L’escavatore cingolato
HB215LC-2
di Komatsu, in grado di convertire l’energia cinetica in elettricità per dare
più potenza e prestazioni al propulsore termico, riducendo al contempo le
emissioni inquinanti e abbattendo del 40% il consumo di carburante;
- L’escavatore
ibrido, 336EH di
Caterpillar che, a differenza dei due modelli precedenti, non sfrutta il
recupero dell’energia cinetica per produrre elettricità, ma
utilizza l’impianto idraulico: infatti grazie alla pompa brevettata ESP
(Electronic Standardized Programmable) viene sfruttata
l'energia del freno di rotazione dell'escavatore, che viene successivamente
immagazzinata negli accumulatori e riportata nella trazione;
- Il modello di escavatore ibrido
ZH210LC‑5 Di Hitachi, che riduce fino al 31% il consumo di carburante e le
emissioni di CO2 in atmosfera grazie al sistema TRIAS HX.